lunedì 12 marzo 2012

Odi et amo, America.

Esercizio in classe:
"Scrivi come tu, giovane americano, oggi contribuiresti alla guerra per difendere la tua Patria. Elenca almeno 5 cose che ritieni utili per gli US".
Leggo e rileggo almeno 3 volte perché, ho pensato," il mio cervello oggi è out e magari ho confuso la parola "war" con qualcos'altro". Niente, avevo capito bene.
Ero stupita principalmente per due motivi: il primo chiaramente era dovuto al tipo di domanda (guerra e difesa della patria nella stessa frase...totalmente inappropriato) e il secondo perché ero l'unica ad essere perplessa.
Ho guardato l'insegnate con aria interrogativa e lui mi ha risposto candidamente: "Elencale, non c'è bisogno di spiegarle nel dettaglio".
1. .
2. ..
3. ...
4. ?
5. ?

Al che mi è stato chiesto di scrivere qualcosa seriamente, o almeno di spiegare il motivo per il quale avevo lasciato i punti di domanda. Ho semplicemente risposto: I don't think we need another war.
E con quel "we" intendevo il mondo intero, perché se c'è una cosa che forse pochi Americani realizzano è che l'intero pianeta dipende essenzialmente dalle loro azioni, da come muovono le pedine nella scacchiera.
Avrei voluto dire tante cose, davvero tante: avrei voluto chiedere come credono di voler insegnare la Democrazia ad un altro popolo per mezzo delle armi, se davvero i loro intenti sono così alti o forse, dico forse, è tutto finalizzato alla ricerca del oro nero. Avrei voluto chiedere perché ricordano ogni anno le vittime delle torri gemelle e non contano invece quanti civili afghani hanno ucciso durante questa guerra senza fine. Avrei voluto spiegare a quei ragazzi nei primi banchi che andare in guerra non è come giocare ai videogiochi, perché quando spari, uccidi per davvero... Avrei voluto parlare, ma non l'ho fatto. Non per paura o vergogna, ma piuttosto per rispetto, perché so che il mio tono sarebbe risultato accusatorio e forse avrei avuto ai loro occhi un aria di superiorità, cosa che mai avrei voluto.
Come ogni Nazione, inclusa (specialmente) l'Italia anche l'America necessita di essere "aggiustata" e credo che il primo passo sia quello di aiutare i ragazzi ad aprire gli occhi dato che vivono in una sorta di mondo fatato, basato più sull'apparenza che sulla sostanza.
Per questo ho optato per una risposta "diplomatica": I believe in something else, more inexpensive and less destructive".
America è terra di opportunità e felicità (per chi ha la fortuna e l'intelligenza di cogliere la palla al balzo) ma anche di contraddizioni ed estremismi.
Odi et amo.
Anche se in questo caso direi Peace and Love :')


2 commenti:

  1. Mamma mia quanto hai ragione!
    Hai fatto benissimo e dato una risposta davvero davvero bella!

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  2. Come il fatto che i veri criminali vivono in appartamenti extra lusso su Park Avenue mentre i poveri immigrati che non arrivano a fine mese vengono arrestati colti a rubare un loaf of bread....ma anche questa è America!

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