mercoledì 14 marzo 2012

Nothing without a women to care.

 Conosco tante storie, anche se ho solo 17 anni; storie di sogni, di viaggi, di gente normale, di quotidianità e di avventure, di amori impossibili e anche di grandi perdite. Sin da piccola sono sempre stata circondata da tantissime persone che mi parlavano in continuazione,raccontandomi episodi delle loro vite, persone sconosciute, amici dei miei genitori...fatto sta che ho imparato presto l'arte dell'ascoltare e così per caso ho scoperto di avere una certa passione e curiosità per le storie che raccontano "di vita".
Tra l'altro, ho anche una buona memoria.
Sono arrivata così ad essere una specie di scatola piena di ricordi non miei, che ogni tanto saltano fuori dal nulla. Qualche giorno fa per esempio era la festa della Donna, a livello internazionale a quanto pare, anche se qui negli States non è molto conosciuta, e mi sono venute in mente tante "storie di vite di donne"...

Ne conosco una che ha perso il proprio padre dopo una lunga malattia, quando aveva a malapena la mia età e ha dovuto cercare un lavoro, uno qualsiasi, combattendo contro stupidi  sensi di colpa, ma sopratutto abbandonando il sogno di poter studiare all'università. Ha ricoperto allo stesso tempo il ruolo di madre premurosa con le sorelle più piccole e quello della sorella maggiore con sua madre.
Ma ha continuato a testa alta, ringraziando ogni giorno il suo Dio per tutto ciò che aveva.

Un giorno ho accompagnato mia madre all'ospedale per una visita e li ho ho incontrato un'altra donna, che seduta nella sala di attesa del reparto di ginecologia mi raccontava del suo bambino e di quanto avesse desiderato quella gravidanza. Era felice anche se piangeva, e non saprei dire se fosse colpa degli ormoni che la rendevano altamente sensibile, o del marito che da un giorno all'altro l'aveva lasciata così, con una multa da pagare (?) e un bambino da crescere.

Per non parlare delle innumerevoli storie che mi sono state raccontate qui negli States...donne emigrate che hanno preso un nave da sole e hanno iniziato tutto da capo senza un uomo che le sostenesse, altre che hanno combattuto contro pregiudizi e stereotipi e altre ancora che hanno avuto il coraggio di ribellarsi.

Beh, non voglio fare la moralista, ma credo che essere una donna non sia esattamente semplice, e non mi riferisco ai dolori del parto o alla sindrome premestruale. In un certo senso dobbiamo sempre dimostrare quanto valiamo, in ogni campo, ma sopratutto lottare costantemente contro le nostre emozioni che spesso ci fanno apparire deboli, anche quando non lo siamo.
La verità è che molte di noi sono più forti di quanto credano, hanno coraggio e determinazione, hanno un cervello che elabora idee grandiose, ma anche un cuore per amare. Possono arrivare oltre, competere, although this is a man's world.


Che poi, non si dice spesso che dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna?

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