domenica 26 febbraio 2012

Airport and all my little cackle (:

Ero da tanto, davvero tantissimo tempo che non scrivevo qualche post, non tanto perché non avessi niente da dire ma piuttosto perché avrei voluto parlare di tante troppe cose e il mio tempo a disposizione era davvero ridotto. Per iniziare a scrivere mi serve prima un po' di tempo per riordinare le idee, fare un po' di spazio qua e là tra i pensieri e io, tra le altre cose, sono una "vittima dei fogli bianchi": mi succede sempre a scuola per i temi, quando devo scrivere una lettera o una mail e mi capita perfino quando devo lasciare un post-it sull'anta del frigo. Sembra stupido, terribilmente stupido da dire ma do così tanta importanza alla parole che, presa dalla ricerca di quelle migliori da usare, scrivo, leggo, rileggo e cancello...ritrovandomi spesso e volentieri ore e ore a fissare un foglio bianco che mi sembra quasi rida di me e della mia insicurezza.
Detto ciò, qualche giorno fa ho trovato il tempo per ripensare un po' ai mesi appena trascorsi facendo ordine tra tutti i ricordi confusi e mescolati nella mia testolina , un po' come quando apri la scatola delle vecchie foto di quando eri bambino e cerchi di ricordarti quei momenti.
Gli aeroporti, non so perché mi hanno sempre ispirato e mentre osservavo tutte le persone che camminavano con le loro enormi valigie avanti e indietro per il Terminal, tutto ad un tratto mi è venuto in mente che un anno fa non avrei mai pensato di poter vedere ciò che ho visto, vivere ciò che sto vivendo. Mi sono resa conto di quanto fortuna (e coraggio) ho avuto. Non avrei mai pensato di poter camminare per le strade di New York e stare sotto l'ombra della Statua della Libertà, di vedere il profilo della città di Boston al tramontare del sole, di volare sino all'altra costa degli Stati Uniti e bagnare i piedi nell'acqua gelida dell'Oceano Pacifico, di camminare per le colline di San Francisco passando dalla Little Italy alla più grande China Town degli U.S. e rendermi conto che si, potevo vedere la Cina dall'Italia!
Ho visto le grandi città del nord America e piccoli paesini sparsi per le colline del sud.
Ho conosciuto persone speciali, che nonostante avessero idee diverse dalle mie mi hanno regalato emozioni indimenticabili e hanno condiviso una piccola parte della loro vita con me.
Ho però anche combattuto (e tutt'ora combatto) contro gli stereotipi e la chiusura mentale di tante altre persone, superato ostacoli con la mia sola forza di volontà, imparato a contare sino a 10 prima di dire ciò penso, a riflettere prima di esprimere un'opinione. Ho imparato sopratutto a non fermarmi davanti alle apparenze e a smetterla di esitare troppo: se voglio qualcosa che ritengo sia importante ora lotto con più forza per averla, anche se il prezzo da pagare può essere alto o imprevedibile.
Potrei dire che in questi mesi ho imparato tanto, visto, sentito e letto ancora di più. Ho ascoltato parole di persone sconosciute e per la prima volta nella mia vita ho davvero imparato a fidarmi di chiunque avesse un sorriso e un buon consiglio da darmi, dato che questa era la mia unica opzione .
Ho realizzato, lì, seduta nell'enorme aeroporto, quanto sono cresciuta e quanto ho imparato di me stessa, dalle cose più banali a quelle più profonde. Ora so per certo che sono meteoropatica, che ho bisogno del sole almeno 4 giorni alla settimana per sentirmi piena di energia e che lo sport, qualsiasi esso sia, mi tiene viva. Ho la consapevolezza che non sono in grado di seguire una dieta perché il mio autocontrollo automaticamente svanisce davanti anche ad una minuscola goccia di cioccolato, ma so anche qualcosa di molto più profondo, che va oltre queste piccole chiacchiere... So che un sorriso può cambiarti la giornata e che nessuno deve avere il potere di ferirti. Ho scoperto quanto amo la terra in qui sono nata e quanto spero possa rinascere più forte di prima, nonostante comunque rispetti quella che ora mi ospita. Tutto ciò in soli sei mesi (: 

2 commenti:

  1. Brava Giulia! Hai avuto coraggio!
    ps:anche io ho bisogno di sole...7 giorni su 7 e qui in Massachusetts il tempo e' super variabile!

    b&k
    hereinspacenadtime.blogspot.com

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  2. Grazie mille!:) Io mi trovo a Providence e faccio spesso un salto in Massachusetts (Rhode Island è talmente piccolo!)... presto arriverà la primavera!

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